Bnl sottoscrive il minibond Sigit

Sigit, Società Italiana Gomma Industriale Torino - e' una azienda che opera nella componentistica in plastica e gomma per auto ed elettrodomestici, ha lanciato sul mercato ExtraMOT PRO di Borsa Italiana un “minibond” da 6 milioni di euro, con rimborso in 5 anni ed una cedola fissa del 6,25%.  

Il Fondo “BNP Paribas Bond PMI Italia”, gestito da BNP Paribas Investment Partner SGR, ha sottoscritto l’80% dell’obbligazione, realizzando così il suo primo investimento dopo il closing da 56 milioni di euro dello scorso agosto. 

A BNL il restante 20% dell’emissione. La Banca è arranger dell’operazione anche mediante la propria Divisione “BNPP-BNL Corporate & Investment Banking Italia”. 

«Il lancio e lo sviluppo del Fondo – ha commentato Paolo Alberto De Angelis, Vice Direttore Generale di BNL e Responsabile della Divisione Corporate – nasce dalla volontà di aiutare le aziende italiane, in modo concreto e qualificato, a diversificare le fonti di finanziamento per le proprie esigenze di investimento e crescita. BNL e il Gruppo BNP Paribas ampliano la gamma dei prodotti e servizi a favore del sistema imprenditoriale italiano, per essere al fianco di quelle realtà produttive che rappresentano, anche a livello internazionale, l’energia e la qualità del Made in Italy». 

Negli ultimi anni il Gruppo SIGIT ha intrapreso un trend di crescita - attraverso acquisizioni e aperture di nuovi stabilimenti produttivi - ed ha ulteriormente intensificato l’attenzione e la vicinanza ai clienti finali. 

A partire dal 2011, il Gruppo ha sviluppato un ambizioso programma di investimenti di oltre 25 milioni di euro (di cui 15 già effettuati) sia con risorse interne e finanziamenti bancari sia con il supporto di Simest S.p.A. e l’accesso al mercato dei capitali, finalizzato ad implementare soprattutto l’internazionalizzazione del Gruppo. 

In particolare il piano investimenti per gli anni 2014/2015 prevede la costruzione e l’avvio produttivo di uno stabilimento in Marocco e l’ampliamento della capacità produttiva in Polonia, in Russia e in Italia, con investimenti superiori ai 10 milioni di euro. 

La Stampa