Plissè società operante nel settore del commercio al dettaglio di capi di abbigliamento emette nuovo Minibond Long Term

Plissè, società operativa nel commercio al dettaglio di capi di abbigliamento emette un nuovo MInibond Long Term dopo diverse emissioni a breve termine già effettuate nel passato.

La società che dai dati di bilancio ha subito un impatto della crisi sanitaria ma è riuscita a mantenere i risultati in utile grazie al contenimento della riduzione del fatturato.

Il nuovo Minibond ha scadenza 30/09/2027, ed è assistito dalla Garanzia Italia per il 90% in linea capitale, interessi e spese, rilasciata da Sace SpA nell’ambito del framework emergenziale di cui al Decreto Liquidità convertito con la Legge 40/2020 e s.m.i..L’emissione, denominata “Minibond Long Term 30.09.2027 – Plissè S.p.A. – T.F. 4% T. – Secured 90% Garanzia Italia – Callable” è di € 750.000

Si conferma con questa operazione l'importanza della garanzia SACE nonchè la validità dello strumento MInibond. La società ha acquisito infatti nuove risorse finanziare per gestire la fase di ripartenza e, visto il livello di indebitamento in generale del settore in cui opera la società, la circostanza che il minibond non impatta sui livelli di centrale rischi ha sicuramente contribuito alla chiusura dell’operazione alla quale hanno partecipato Banca d’Asti e Confidi Campania.

LMM Logistics emette minibond per finanziare la crescita nel settore della logistica integrata, Unicredit investe.

LMM Logistics di Torino, società impegnata in attività logistiche nel settore alimentare, nel retail e nella grande distribuzione, emette un minibond da 1,5 milioni interamente sottoscritto da Unicredit.

L’operazione ha la finalità di finanziare la crescita della società, nei settori molto dinamici in cui opera che richiedono costanti investimenti in innovazione in particolare in questa fase storica che ha visto modificare i modelli di business dei settori di riferimento ed i connessi flussi logistici.

LMM infatti opera nei segmenti della gestione degli Hub logistici integrati con i centri di preparazione dei prodotti, nei servizi di rifornimento degli scaffali e di remodeling dei supermercati e della gestione delle piattaforme e-commerce, tramite la preparazione e la consegna a domicilio delle spese acquistate on line dai consumatori.

L’operazione inoltre vede in prima fila il team di investimento di Unicredit che è arrivata nel solo Piemonte a finanziare 100 imprese con lo strumento del minibond rivelando che la natura dello strumento non è solo quella di ridurre la dipendenza delle imprese dal finanziamento bancario ma anche quella di fornire uno strumento di investimento dinamico che consente di allineare meglio le caratteristiche dei finanziamenti a quelle dei progetti di investimento contribuendo allo stesso tempo alla apertura delle imprese al mercato dei capitali e innestando comunque la possibilità di accedere ad una platea di investitori che accettano caratteristiche di finanziamento anche diverse dai semplici finanziamenti rimborsati a rate costanti o comunque amortising. Gli istituti finanziari hanno cosi accettato di modificare le logiche di investimento e sono diventate tra i primi investitori in minibond.

Il piano di CdP sui minibond

Cassa Depositi e Prestiti aveva già inserito nel proprio piano industriale un importante azione di sviluppo sui finanziamenti alle PMI tramite minibond.

Secondo Milano Finanza è ora allo studio, nell’ambito del nuovo piano industriale, un potenziamento di questa forma di finanziamento alle piccole e medie imprese mediante la creazione da parte di CdP di un basket bond nazionale sulla falsariga di quanto fatto in alcune regioni, la Campania e la Puglia in particolare, nelle quali CdP ha già ricoperto il ruolo di Anchor Investor.

Il meccanismo dei Basket Bond prevede, in estrema sintesi, la emissione di un titolo garantito da un pool di minibond emessi da PMI e Mid Cap Italiane.

I basket bond regionali di Puglia e Campania hanno avviato programmi rispettivamente per 160 e 148 milioni finanziando negli ultimi due anni oltre 70 aziende per un valore complessivo di oltre 180 milioni.

L’eventuale progetto della CdP sviluppato a livello nazionale con il supporto dell’European Guarantee Fund (Egf) dovrebbe portare la possibilità di finanziare lo sviluppo delle nostre PMI per circa 5 miliardi di Euro a favore di un potenziale interesse di 30.000 aziende italiane.

Se l’operazione venisse effettivamente attuata costituirebbe una importante iniziativa per il finanziamento delle nostre PMI ed un importante consolidamento del mercato dei MInibond.

Minibond e investimenti green - il minibond della Iniziative Bresciane

La Iniziative Bresciane (INBRE – S.p.A.) ha emesso un minibond sustainability-linked di 4 milioni di euro sottoscritto da UniCredit S.p.A. Secondo il comunicato stampa della società “Il prestito obbligazionario è rappresentato da n. 40 obbligazioni per un valore nominale complessivo di Euro 4 milioni, ha durata di 6 anni, di cui 6 mesi di preammortamento, ed è di tipo full amortising, con cedola a tasso variabile pari a EURIBOR 3M + 2,25%. Il minibond prevede incentivi e ha lo scopo di finanziare l’adozione, entro il 2024, di misure aggiuntive di attenuazione, compensazione e ripristino ecologico nelle aree dove sono presenti impianti idroelettrici del “Gruppo INBRE” e la realizzazione di progetti volti a ripristinare, ricollegare o ricreare attivamente habitat fluviali naturali al fine di apportare un contributo netto positivo al miglioramento della condizione ecologica delle aree fluviali e delle aree circostanti.

Attraverso i proventi del minibond, il Gruppo INBRE provvederà altresì a installare stazioni di ricarica elettrica presso proprie unità locali, allo scopo di promuovere la mobilità sostenibile.

Parallelamente al minibond la società ha negoziato un Interest Rate Swap ESG che permette alla società di mitigare il rischio derivante dall’aumento dei tassi di interesse con un meccanismo di riduzione del tasso fisso dell’operazione collegato al raggiungimento degli obiettivi di attenuazione, compensazione e ripristino ecologico, di cui sopra.

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 sul quale verrà rilasciata una verifica del tipo “limited assurance” conterrà descrizione e rendicontazione dei progetti a tutela della biodiversità realizzati con le risorse oggetto del KPI biodiversità.”

Confesercenti : In calo i finanziamenti delle PMI

Da uno studio di Confesercenti sull’andamento dei finanziamenti alle PMI negli ultimi 8 anni emerge un calo del volume di credito erogato dal sistema bancario a favore delle piccole e medie aziende.

 Ebbene se tra le cause c’é ovviamente la crisi, la soluzione è il ricorso a canali di finanziamento alternativi e tra questi spiccano i minibond ed il crowdfunding.

Secondo l’organizzazione di categoria inoltre le attività con meno di 20 dipendenti costituiscono il 98% del tessuto produttivo ma ricevono crediti solo per il 18% del totale dei finanziamenti erogati.

Gli istituti finanziari continuano ad erogare finanza alle aziende maggiori, note e con brand riconoscibili mentre soffre molto per la difficoltá a finanziare i propri imvestimenti la maggior parte delle PMI tra cui anche aziende sane e con buone prospettive.

Oggi tuttavia qualche strumento di finanziamento in più rispetto al passato esiste come ad esempio i minbond, i fondi di debito e, per le operazioni di dimensioni minori anche il crowdfunding. Ci chiediamo allora se non debba essere fatto qualcosa per innalzare la cultura finanziaria dei nostri imprenditori o dei loro consulenti.

Anche a tale scopo il nostro sito intensificherà le attività di comunicazione e la partecipazione del network di professionisti che collabora con noi ad eventi, convegni ed attività di formazione.

I minibond oggetto di discussione alla XLV Giornata del credito

SI è tenuta a Roma il 4 dicembre presso la sede dell'ABI la XLV giornata del credito organizzata dalla Associazione Nazionale per lo Studio dei problemi del Credito.

La giornata era focalizzata sul tema del finanziamento del processo di internazionalizzazione delle imprese italiane.

Tra le forme di finanziamento su cui è stata posta la maggiore attenzione, i MiniBond, è stata infatti segnalata come strumento alternativo di finanziamento sia dal direttore generale dell'ABI che dal rappresentante di Confindustria oltre che oggetto di discussione tra gli imprenditori e rappresentanti del credito presenti in aula.

Ed in effetti sebbene lo strumento sia solo agli inizi è considerato con attenzione non solo dagli imprenditori, desiderosi di ridurre la loro dipendenza dal sistema bancario, ma anche dallo stesso sistema bancario che desidera ridurre il livello di esposizione delle imprese nei loro confronti. Le imprese italiane è stato ricordato sono finanziate per oltre il 90% dal sistema bancario contro un 60% di altri paesi occidentali.

Per questi motivi e con questi obiettivi stanno nascendo dei fondi di investimento dedicati la maggior parte dei quali sono però ancora in fase di raccolta e non hanno ancora iniziato a sottoscrivere quote di minibond.

Al convegno è intervenuto il portavoce del presidente del consiglio che ha segnalato che per incentivare l'utilizzo di questo strumento sono state introdotte nella legge di stabilità ulteriori norme agevolative.